Pavimento in cassetto
(così i sogni restano con i piedi per terra)
Questa ricerca muove dall’incontro di due concetti a me molto cari. Il primo è l’inserimento del mosaico all’interno delle chiese Bizantine Ravennati, ad indicare l’importanza dell’interiorità e la povertà propria dell’esteriorità. Il secondo è l’oggetto già fatto, concetto Duchampiano. Questi miei sono due mobiletti di fine Ottocento, prototipi ideali per oggetti reali, oggetti utilizzabili. Lo stesso concetto di Pavimento in cassetto (così i sogni restano con i piedi per terra) è un prototipo ideale per un’azione reale. Questa opera ha vinto GAeM, giovani artisti e mosaico, nel 2017. Ora è parte della collezione dei mosaici presso il Museo d’Arte della città di Ravenna. Di quest’opera scrive Claudia Collina nel catalogo della mostra: <Una suggestione in più è regalata dalla poetica neo-oggettuale e relazionale de I sogni nel cassetto di Sara Vasini che, con sensibilità affine a Doris Salcedo, colma di sofferenza, speranza ed elegante ironia, il vissuto mnemonico di un tavolo con cassetto>.
4 Giugno 2019